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Le imprese creative e culturali possono creare economia e generare nuove opportunità di lavoro, ma quali competenze e quali risorse personali sono necessarie oggi per realizzare tali attività?
Guardando vecchie foto, ascoltando i racconti dei ragazzi di allora, quelli che sono gli adulti di oggi, e coloro che stanno entrando nella terza età, potrebbe sembrare che fosse tutto più facile e possibile o che quelle persone fossero dotate di poteri straordinari. Quali talenti occorre allora sviluppare per accettare la sfida e sulla base del nostro patrimonio culturale utilizzare le innovazioni tecnologiche che sempre più appartengono alla quotidianità?
Ai giovani ovadesi di oggi chiediamo di diventare esploratori e raccontare buone idee di impresa viste altrove o completamente nuove che possano generare nuove professioni o innovare le esistenti proprio a partire da Ovada e dall'ovadese.
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Nel tempo del boom economico, l'ovadese costruì una rete di imprese agricole, artigiane e industriali che crearono occupazione e benessere per generazioni.
Su quella ricchezza si è sviluppata nel tempo una società capace di accogliere nuovi cittadini e moltiplicare il benessere ma che oggi sembra stanca e incapace di accettare l'eredità di un passato fatto di piccoli e grandi imprenditori.
Nuove opportunità di sviluppo e innovazione si presentano in questo mutato contesto, dove è più facile talvolta partire, magari per poi tornare, invece che restare e costruire: terra, turismo, cultura, tecnologia non sono ambiti tra di loro separati ma costituiscono oggi un tessuto comune su cui disegnare e realizzare le nuove "industrie" del futuro.
Con la cultura si mangia, e finalmente anche le imprese culturali possono conquistare una precisa identità e un ruolo economico di primo piano, specie in un territorio come il nostro, abituato ad essere al confine di altre culture e connesso a molteplici sistemi economici.
Lo scorso settembre 2017 è stato approvato, dalla Camera dei Deputati, il disegno di legge “Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative (A.C. 2950-A)”,recante disciplina e promozione delle imprese culturali e creative (ICC): nel testo si legge che esso è volto  “a favorire il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta culturale nazionale, come mezzo di crescita sostenibile e inclusiva, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, con particolare riguardo a quelle giovanili, mediante il sostegno alle imprese culturali e creative”.  Fonte Ipsoa 09/10/2017
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